Sol levante e pioggia battente

Titolo: Sol levante e pioggia battente
Autore:
Marco Malvaldi
Curatori:
Martina Tonfoni, Barbara Brambilla
Editore:
RCS – Corriere della Sera
Collana:
Inediti d’autore
Anno edizione: 2011
Formato:
tascabile, brossura, 64 pp. 
Prezzo:
1,00 € (in abbinamento al quotidiano)
Note:
n.19 della collana

 

Trovato per caso nella collana di allegati al Corriere della Sera che mio padre stava collezionando. Be’, la questione è semplice: se intercetto un libro con un riferimento al Giappone, da appassionata cronica, per principio la prima cosa che faccio è dare subito un’occhiata.

L’occhiata si è trasformata ben presto in lettura, e nel giro di un quarto d’ora questo libriccino lo avevo già finito e adorato (e sequestrato, quindi mio papà ora ha un buco nella collezione…). Non avevo mai letto nulla di Marco Malvaldi prima di questo inedito, ma le sue poche pagine sono bastate a conquistarmi, incuriosendomi e spingendomi a voler recuperare la serie dei Delitti del BarLume (di cui al momento mi mancano ancora da reperire due volumi).

Un breve reportage di viaggio, penso si possa definirlo così, permeato di costante (auto)ironia e garbato umorismo, che, diversamente da molte letture affini, riporta con onestà e immediatezza il punto di vista di un non-viaggiatore, come l’autore si definisce subito, e di un non conoscitore del Giappone e dell’Olanda, i due Paesi oggetto della sua visita.

Chissà se Malvaldi sapeva, al momento di scrivere, che il Giappone dello shogunato per secoli ha rifiutato ogni contatto con l’esterno, fatta eccezione per alcune limitate relazioni commerciali, mantenute proprio con gli olandesi? Questa coincidenza nell’accostare le due mete di viaggio ha contribuito senz’altro ad alimentare il mio apprezzamento.

© VerdeRamen – sOgNaLiBrO

Per passione e per lavoro, sono molto selettiva e critica nei confronti di chi parla del Sol Levante, ma Malvaldi supera la prova senza danni, innanzitutto, perchè si limita a raccontare la sua esperienza e le sue impressioni senza voler spiegare questa nazione complessa, in secondo luogo perchè il tono esilarante delle sue osservazioni non può che trascinare il lettore con sè in una dimensione di leggerezza e simpatia.

Bisogna saper ridere anche di ciò che ci appassiona e riconoscerne i piccoli difetti. E io ho riso. Ho riso tantissimo. Potrebbe essere un monologo comico degno del miglior Zelig. Senza pretendere di sostituirsi a una guida, l’autore ci racconta ciò che più lo ha colpito, paragonando i due popoli e le loro caratteristiche salienti, viste con gli occhi di un pantofolaio italiano all’estero che riporta tutto ai propri usi, e che sotto sotto si ritrova ad amare il viaggio che lo ha strappato alla sua confortevole poltrona.

Ho ritrovato molto di quello che conosco di entrambi i popoli, senza l’ombra di preconcetti. Un verace e brillante resoconto dell’incontro tra culture differenti.

Se avete visitato questi Paesi, se amate la scrittura di Malvaldi, se volete una lettura poco impegnativa che vi risollevi l’umore, ve lo consiglio caldamente.

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