La piccola ottantenne che cambiò tutte le regole

Titolo: La piccola ottantenne che cambiò tutte le regole (ed. italiana)
Titolo originale:
Låna är silver Råna är Guld (2014)
Autore:
Catharina Ingelman-Sundberg
Traduttore:
Luca Di Maio
Curatore:
/
Editore:
Newton Compton editori
Collana:
/
Anno edizione italiana: 2015
Formato:
rilegato, con sovraccoperta, 386 pp.
Prezzo:
12,00 €
Note:
/

La Banda dei Pensionati è tornata. O meglio, è partita. E dopo il clamoroso colpo in patria, Märtha, Snillet, Krattan, Stina e Anna-Greta sono sbarcati a Las Vegas, dove conducono con successo la loro vita criminale atipica, orientata al bene comune trascurato dallo Stato. Sempre più intraprendenti e sempre più a loro agio con le meraviglie del mondo moderno, gli allegri vecchietti vestono i panni di novelli Robin Hood, rubando ai ricchi per dare ai più bisognosi. Qualche furto ben pensato e qualche ponderata transazione via internet e il gioco è fatto, si può tornare in Svezia. Ma ad attendere questi insospettabili ladri c’è una brutta sorpresa, che rischia di mandare a monte i loro piani e che innescherà un’altra serie di memorabili crimini.

© VerdeRamen – sOgNaLiBrO

Dopo La banda degli insoliti ottantenni, Catharina Ingelman-Sundberg torna con un nuovo atto dedicato ai suoi attempati protagonisti. Ancora una volta la narrazione si costruisce attorno a un fondamentale garbo nello sviluppo di trama e personaggi, accompagnato però da un più sensibile elemento nostalgico e malinconico, che ben riflette l’evoluzione della Banda dei Pensionati e dei suoi rapporti interni.

Con uno sguardo più introspettivo rispetto al precedente, si articola un racconto ironico che segue i bizzarri piani criminali di questi non-più-ragazzi che hanno ancora tanta voglia di vivere. Se da un lato si fa più esplicita e costante la critica a una società incapace di essere inclusiva nei confronti degli anziani, dall’altro, viene finalmente approfondito il personaggio di Märtha, cervello delle operazioni della banda, piccola ottantenne ostinata e sognatrice, finora rimasta un po’ a margine da questo punto di vista. Anche in questo caso, scopriamo una vena meno comica e più riflessiva.

Al pari del primo volume, questo romanzo rimane sempre soft, forse non limpidissimo in tutti i suoi passaggi narrativi, ma ben pensato nella sua struttura di fondo, che al tocco di giallo unisce perfino una punta di rosa. Forte dei suoi amabili personaggi, il racconto procede spedito e intrattiene il giusto, toccando il cuore di chi legge con la forza vitale di questi nonnini alle prese con una realtà a volte troppo lontana da quella in cui sono cresciuti.

La resa del testo non è sempre ottimale e scorrevole, con qualche grave refuso di troppo, ma finalmente i riferimenti a storia e cultura della Svezia trovano spiegazione in comode note a fondo pagina, assenti nel precedente romanzo.

Il calore di Märtha e soci conquista nuovamente con la sua semplicità, come quella ciotola di wafer al cioccolato che i protagonisti sono soliti sgranocchiare in occasione delle loro riunioni.

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